Concordanze notturne

Da Gozzano a Montale

Guido Gozzano. Farfalla strana, figlia della notte (Epistole entomologiche)

Moretti. La notte immensa palpebra sul mondo (Poesie scritte col lapis)

Étretat, F.to G. Savino

Sbarbaro. Vado per la città solo la notte (Pianissimo)

Campana. La lunga notte piena degli inganni delle varie immagini (Canti orfici)

Campana. La notte, la gioia più quieta della notte era calata.

Campana. Fuori è la notte chiamata di muti canti

Op. Joan Eardley

Ungaretti. Quando hai segreti, notte hai pietà (Sentimento del tempo)

Montale. Le notti chiare erano tutte un’alba (Ossi di Seppia)

Op. G. Usellini

Pavese. Ogni notte è la liberazione, si guarda i riflessi (Lavorare Stanca)

Pavese. E la notte che sazia (Verrà la morte e avrà i tuoi occhi)

Quasimodo. Con gli occhi alla pioggia e agli elfi della notte (la vita non è sogno)

Esercizi creativi

Si scriva un testo poetico, in versi o in prosa, iniziando da uno dei dieci versi qui sopra riportati. Successivamente si scriva un secondo testo, ma questa volta solo in versi, partendo da uno di quelli indicati e concludendo con un altro verso ugualmente ripreso da questa casistica. Non ha alcuna importanza che il tema svolga quello prescelto della concordanze, ovvero che il centro sia inerente la notte. Un terzo esercizio: iniziate e concludete i vostri versi con lo stesso che avete prescelto per iniziare, come accade nel limerick tradizionale….In modo che, per esempio, il verso Con gli occhi alla pioggia e agli elfi della notte, sia quello dell’incipit e quello della fine del vostro testo. L’obbligo, il vincolo, proprio come accade per la rima, mette in moto l’immaginazione. Inoltre potete esercitarvi badando alla lunghezza del verso e al registro, al timbro e al lessico usati dall’autore.

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