Categoria: archivi letterari
Campi d’ostinato amore
E’ difficile trovare nella poesia italiana un’opera coesa e perennemente ispirata come quella di Umberto Piersanti. L’ultimo suo libro, Campi d’ostinato amore, (La Nave di Teseo) ne è la conferma anche là dove il testo volge lo sguardo all’attualità più bruciante come in “Primavera bugiarda”, dove la rinascita della natura …
Un tweet per Joan Didion
«Tre del mattino. Sono ancora sul divano. Depresso e totalmente sobrio e persuaso che tutti debbono leggere ‘Prendila così’ di Joan Didion». Il messaggio comparve su Twitter il 9 dicembre 2012. Lo aveva postato Bret Easton Ellis. Due anni prima Ellis aveva pubblicato Imperial Bedrooms, un romanzo che rappresenta il …
Benzoni, la memoria, le nevi
Agota Kristof: l’essenza della scrittura
Frasi e versi asciutti, cristallini come lo sguardo infantile. “Il grande quaderno” richiama per temi e modi “L’uccello dipinto” di Jerzy Kosinski. Come la Kristof, Kosinski visse in un villaggio dell’est Europa prima della fuga. Le poesie “Chiodi” ripercorrono il mondo della scrittrice dopo l’arrivo nella Svizzera francese. Un verso altrettanto terso e visionario
Michel Houellebecq: prima cosa «Restare vivi»
Lo scrittore più isolato e trasgressivo della letteratura europea, nel saggio “Restare vivi” invita i poeti a voltare le spalle alla società e a scrivere la propria verità separando sempre il Bene dal Male. «Siete – sostiene – suicidi viventi». La scrittura? Occorre un’estetica classica dove Bellezza e Verità equivalgono al Bene. L’originalità è un mito sopravvalutato
Maurensig e la battaglia degli scacchi
Le mele di Cézanne, le bottiglie di Morandi, la provincia di Delfini o di Mastronardi; gli scacchi, infine, di Paolo Maurensig. Scacchi che attingono alla loro storia, ai loro campioni e che hanno tuttavia un padre nella figura d’invenzione che compare nel primo romanzo di Maurensig, La variante di Lüneburg …
Tra le erbe di Louise Glück
La biblioteca del secolo generazione per generazione
Il successo di Sade e Justine
“Justine” di Sade ebbe un immediato successo. Lo dimostra la prima segnalazione sul giornale dei librai del 1791, che pubblichiamo qui. Il commento è esemplare sia della ricezione che dell’interesse censorio suscitato fino al secondo ‘900. Ma dove nasce tanto scandalo nell’epoca dei libertini? Forse perché de Sade non pone al centro della sua opera l’eros e la morte dei romantici ma il discorso inaccettabile di ogni Potere