Benzoni, la memoria, le nevi
La poesia di Ferruccio Benzoni dai primi versi a “Numi di un lessico figliale” attraverso il suo immaginario materiale
La poesia di Ferruccio Benzoni dai primi versi a “Numi di un lessico figliale” attraverso il suo immaginario materiale
Giovanni Ramella Bagneri Dopo l’allegra stagione del grillo, della cicala, il freddo risale astuto la coda, s’insinua nel pertugio, ferocemente azzanna: ed io, prevista la perfida luna di novembre, per rovinose plaghe flagellate da svastiche mi aggiro; un gallo rosso tra le braccia, canto, voce di gallo con voce di gufo; …