Contemporaneo occidentale, le qualità della letteratura

Un’antologia di racconti e le riflessioni sull’autenticità della letteratura in un tempo dominato dal lettore-consumatore

Mario Lavagetto in Eutanasia della critica svolse nel 2005 un’analisi dell’approccio alla letteratura. Nel suo testo osservò che il referente più ascoltato del XXI secolo non nasceva nell’ambito disciplinare e critico ma dal mercato: il lettore-consumatore destinato a stabilire la gerarchia dei valori. Più dettagliatamente Lavagetto cercava di comprendere la scomparsa della critica letteraria o comunque la sua regressione. Per Lavagetto un’intera, vasta epoca, estesa tra  Ottocento e primo Novecento,  aveva posto al centro della conoscenza letteraria l’autore, al quale era succeduto, un tempo (gli anni ’60 e ’70) in cui l’attenzione era del tutto assorbita dal testo con il tramite strumentale di semiologia e strutturalismo. A poco a poco entrambe le eredità più tradizionali e colte sono state scalzate dal mercato, dalle strategie tese a convalidare la letteratura con il consenso generale. Un esito al quale si potrebbe aggiungere – al di là dell’analisi compiuta da Lavagetto – il discorso sul canone occidentale, divenuto aleatorio in funzione del disinteresse che esprime l’ideologia del mercato, intesa semmai a fingere, ogni giorno, una scoperta, un rinnovamento, persino una rivoluzione (finalizzata alla vetrina, materiale o immateriale che sia).

Andrea Gentile e Karl Ove Knausgard 

Questa riflessione sorge spontanea, come viatico e corollario, leggendo il saggio di Karl Ove Knausgard, Sul valore della letteratura,  incluso in un insolito libro di racconti curato da Andrea Gentile: Contemporaneo occidentale . Nella sezione del libro dedicata al discorso metaletterario, lo scrittore norvegese non parla di ideologia culturale dominante ma perviene ad esiti analoghi  parlando di quanto è sottaciuto: «Leggiamo i libri per divertimento, per staccarci qualche ora dalla realtà, forse imparando soltanto che il desiderio è una pulsione molto forte, capace di creare problemi». Dunque: «Dobbiamo avvertire la gioia, in modo che così compriamo. Dobbiamo percepire l’orgoglio, in modo che così compriamo, Dobbiamo sentire il desiderio, in modo che così compriamo, Dobbiamo avvertire la vergogna, in modo che così compriamo».

Knausgard procede ricordando che «la letteratura investe molti altri campi, il sociale, lo storico, il politico e possiede molte forme di cui la narrazione è forse quella predominante», ma soltanto un elemento  è specifico del discorso letterario: solo la letteratura è in grado di elevare il linguaggio interiore e renderlo visibile. Per l’autore norvegese l’arte e la letteratura sono tra i pochi ambiti in cui «il prevedibile viene cancellato o perlomeno ci si sforza di abrogarlo. Lo spazio dell’arte e della letteratura risiede tra l’idea di realtà e la realtà, spazio che la letteratura cerca di tenere aperto al fine di raggiungere, o addirittura di stabilire, gli attimi in cui l’idea di realtà e la realtà coincidono, sono una cosa sola.» Quando accade ecco comparire una forma…un modo, uno stile. E proprio questo aspetto sembra del tutto condiviso dal curatore dell’antologia che, nella sua introduzione, dopo essersi chiesto cosa sia la letteratura nell’epoca dell’algoritmo (del numero), ed aver chiarito che la risposta rimane aperta, precisa di non aver voluto proporre un canone benché molti autori convocati siano di fama internazionale. E allora?

La metafora del pellegrino

Andrea Gentile cerca di avvicinarsi alla nozione di letteratura che gli è consona con la metafora del viaggio e del pellegrinaggio dove il cammino separa la partenza dall’arrivo. Ma la sorpresa è che «il tragitto è pieno di spazi intermedi: è tutto uno spazio intermedio. Un tempo da dimenticare e uno da percorrere il più velocemente possibile. Il cammino del pellegrino no: il suo non è un percorso bensì una transizione. Nel cammino del pellegrino gli spazi intermedi sono sempre vivi: non sono più intermedi.» Il pellegrino vive insomma ogni istante: «Ogni tempo è reale. Così la letteratura.»

Si comprende meglio allora perché lo scrittore di I vivi e i morti e di Apparizioni, ci porga l’idea che è lo spazio tra i pensieri a far scaturire la letteratura; che il dominio letterario è quello che non evolve da un progetto o da una trama o da uno stile. Gentile sembra insomma circoscrivere il dato della creazione, come elemento discriminante che non si colloca nella gabbia del pensiero strutturato e finalizzato.  I modelli di Andrea Gentile e di Karl Ove Knausgard, procedono dallo stesso alveo: non fronteggiano l’idea di canone, ma certo non la contraddicono. Né potrebbero farlo poiché le velleità di cui ogni tanto qualche autore o accademico si nutre speculativamente vaticinando il futuro delle arti non arrivano mai al giorno successivo, ma verosimilmente si accompagnano al bazar di cui parla Lavagetto, il mercato del lettore.

Olga Tokarczuk e gli altri autori

In sintonia con quanto promesso nell’introduzione, i racconti proposti da Gentile non hanno coesione stilistica. Forse gli unici tratti comuni sono inerenti a percorsi eterogenei ma distanti dalle istanze del realismo più ovvio. Di certo ogni autore spende qui un’idea di letteratura “alta” che del pellegrino on the road assume la precarietà dell’attimo. Così è per il premio Nobel Olga Tokarczuk con La montagna di tutti i santi dove si raffrontano con spericolatezza l’idea della clonazione e della santità; così è per le pagine metaletterarie di Thomas Ligotti di Metaphysica Morum. Nondimeno l’antologia non cerca neppure l’approccio tematico insolito. Ecco comparire Ragnatela di Mariana Enriquez in un Paraguay sottilmente inquietante e kafkiano e il racconto di Lászlό Darvasi, Lama,  dove la storia di un bambino scomparso non si percorre che attraverso una narrazione circolare, fitta di emozione e di campiture espressioniste. Gli altri autori sono Jeff VanderMeer, David Peace, Emma Glass, Geoff Dyer, Mircea Cărtărescu, Ali Smith, William T. Vollman, Mariella Mehr.

Marco Conti

AA.VV. Contemporaneo occidentale (a cura di Andrea Gentile), pp. 323, ilSaggiatore, 2022; euro 22, 00

 

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